venerdì 2 novembre 2007

La logica del Conte Zio


Ferve la campagna elettorale ,sopratutto "telefonica" per le prossime elezioni dell' ANM ,tutti impegnano tutti ma pochi ,pochissimi ,quasi nessuno si confronta (quasi sia un uso incomprensibile) .
Gli schieramenti sono pronti i programmi possono essere "scaricati" o stampati in eleganti brochurine ma nessuno realmente sa confrontarsi e su queste basi si chiede il consenso ,ovviamente fedele e coerente con una pregressa "appartenenza" conclamata.I candidati sono "pronti" ad essere votati.
Non è un bello spettacolo ,e non migliora affatto l'idea che proprio noi saremmo i qualunquisti (e non il contrario) noi che ,con pochi altri "osiamo" parlare confrontarci ,dichiararci aperti al colloquio e al confronto senza preconcetti e senza pregiudizi...
E già la settimana prossima ci saranno i "maxi convegni" in cui molti candidati si faranno vedere e sentire a una platea altamente selezionata ,e sopratutto "chiusa" ,cioè per soli simpatizzanti dichiarati .
Siamo tutti "pronti".
Qualcuno ha preso impegno (impegno limitato a non svolgere "attività" per l'esecutivo) ma è un impegno molto blando..noi avremmo voluto sentire ben altri impegni .."non sfrutterò la mia posizione sindacale per concorrere a uffici dirigenziali o a funzioni apicali ...non mi presenterò alle prossime elezioni di Consigli giudiziari o per il CSM perchè ritengo che sia bene tenere distinta ANM e istituzioni " .
Niente.Almeno finora.
Ma siamo molto testardi ,e speriamo che qualche voce "nel deserto" si senta prima o poi .
E nel frattempo da buoni "blogghisti" (il termine sarebbe bloggers,ma nelle mailing list "riservate ci si definisce così ..un pò criptocomunisti e un pò larvatamente fascisti certo appunto biechi "qualunquisti" ) andiamo avanti chiedendo ed esprimendo il nostro "dissenso " .
In democrazia il dissenso è protetto perchè esprime una autentica alternanza e la ricerca ad ogni costo ed a tutti costi del consenso ,fine a se stesso porta molti inconvenienti e altrettanti rischi ..quelli sì di "autoritarismo" ,sia pure sorridente e blando secondo la vecchia logica del "Conte zio" manzoniano (sopire,troncare..troncare,sopire) :

"Ora, tra il padre provinciale e il conte zio passava un'antica conoscenza: s'eran veduti di rado, ma sempre con gran dimostrazioni d'amicizia, e con esibizioni sperticate di servizi. E alle volte, è meglio aver che fare con uno che sia sopra a molti individui, che con un solo di questi, il quale non vede che la sua causa, non sente che la sua passione, non cura che il suo punto; mentre l'altro vede in un tratto cento relazioni, cento conseguenze, cento interessi, cento cose da scansare, cento cose da salvare; e si può quindi prendere da cento parti" . Tutto ben ponderato, il conte zio invitò un giorno a pranzo il padre provinciale, e gli fece trovare una corona di commensali assortiti con un intendimento sopraffino. Qualche parente de' più titolati, di quelli il cui solo casato era un gran titolo; e che, col solo contegno, con una certa sicurezza nativa, con una sprezzatura signorile, parlando di cose grandi con termini famigliari, riuscivano, anche senza farlo apposta, a imprimere e rinfrescare, ogni momento, l'idea della superiorità e della potenza; e alcuni clienti legati alla casa per una dipendenza ereditaria, e al personaggio per una servitù di tutta la vita; i quali, cominciando dalla minestra a dir di sì, con la bocca, con gli occhi, con gli orecchi, con tutta la testa, con tutto il corpo, con tutta l'anima, alle frutte v'avevan ridotto un uomo a non ricordarsi più come si facesse a dir di no."

(Manzoni I promessi Sposi Cap. XIX)



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