domenica 25 novembre 2007

"Monocolore" Unicost


GIUSTIZIA/ SOLO UNICOST IN GIUNTA ANM, LUERTI PRESIDENTE-
Md contro i moderati, lo stappo di Mi

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Roma, 24 nov. (Apcom) - Una giunta di minoranza, dunque, ma con un obiettivo temporale limitato: sei mesi, ha spiegato il neopresidente Luerti, durante i quali Unicost lavorerà per ricostruire l'unità ai vertici del 'sindacato delle toghe'. Nel frattempo, "dialogo e confronto" con tutte le altre componenti. Più volte, durante la lunga riunione del rinnovato 'parlamentino', iniziata stamattina poco prima di mezzogiorno, sia dai rappresentanti di Unicost che da quelli di Mi sono venuti richiami a non rompere l'unità per assicurare una giunta forte e rappresentativa di tutta la magistratura. Ma dai colleghi delle correnti di sinistra, soprattutto da Md, il no è stato netto: chi ha vinto le elezioni, ora si assuma la responsabilità di governare l'Anm e di tener fede a tutte le promesse fatte in campagna elettorale. A bruciare, innanzitutto, le accuse di "collateralismo" venute dai gruppi moderati, compresa quella di aver "barattato" la riforma dell'ordinamento giudiziario, lanciata in piena campagna elettorale dallo stesso presidente uscente, Giuseppe Gennaro (Unicost). Accuse "intollerabili" per Md.

E proprio contro Unicost i rappresentanti della corrente storica di sinistra delle toghe puntano l'indice per spiegare la loro scelta di stare all'opposizione "in questa fase": una posizione dettata dalle "concrete linee di azione e di condotta tenute dal gruppo di maggioranza relativa" negli ultimi mesi, spiegano. "E' un fattore di chiarezza che sia chiamato ad assumere effettive responsabilità rispetto alle promesse fatte nel corso di una disinvolta campagna elettorale il gruppo che pur avendo avuto la formale presidenza dell'associazione, ha scelto - chiariscono gli otto rappresentanti di Md nel 'parlamentino' - di non condividere fino in fondo scelte unitarie sul tema cruciale dell'ordinamento giudiziario e di sottrarsi all'impegno essenziale di impedire l'entrata in vigore della legge Castelli con tutti suoi negativi e incostituzionali corollari".
Per questo Md fa sapere che intende vatutare la giunta "sulla base della chiarezza, della coerenza, dell'azione svolta e dei risultati ottenuti", assicurando anche che appoggerà "tutte le iniziative positive che verranno adottate", mentre non si tirerà indietro dal contrastare "inerzie, ambiguità e scelte di carattere negativo".
Uno strappo forse ancora più netto si è consumato tra Unicost e Mi, i cui rappresentanti hanno appunto abbandonato la sala al sesto piano del 'Palazzaccio' di piazza Cavour, anche per l'atteggiamento considerato "irresponsabile" da parte dei colleghi che avevano scelto di dar vita ad una giunta di minoranza, monocolore. Poco comprensibile, secondo i nove esponenti della corrente più moderata è stata giudicata infatti la scelta di Unicost di andare avanti da sola, senza "neppure tentare di dar vita ad una giunta a due, tra i gruppi usciti vincitori alle elezioni, approfondendo i punti programmatici".
L'associazione delle toghe governato da Unicost. Simone Luerti presidenteLuca Palamara, pm a Roma, diventa segretario
Anm, il sindacato dei magistrati perde l'unitàLe correnti di sinistra fuori dalla giunta
Il neoeletto: "Porte aperte alla collaborazione e al dialogo"Anm, il sindacato dei magistrati perde l'unitàLe correnti di sinistra fuori dalla giunta "
Svolta nella vita e nella storia dell'Associazione nazionale magistrati, il sindacato di oltre ottomila magistrati italiani. Per la prima volta nella sua storia cinquantennale la giunta - l'organismo di autogoverno - è monocolore e di minoranza. Tutte le correnti della sinistra, da Md e Movimenti per la giustizia, sono rimaste fuori in quanto sconfitte alle elezioni. Ha vinto Unità per la Costituzione (Unicost), la corrente di maggioranza delle toghe uscita vincitrice dalle urne insieme a Magistratura indipendente, il gruppo più moderato. E' una svolta totale. Da una parte c'è il rinnovamento, cambiano le facce, diventano più giovani. Il nuovo presidente è Simone Luerti, 45 anni, gip a Milano, e segretario il pm di Roma Luca Palamara. Da un altro punto di vista però la divisione dell'Anm indebolisce non poco la magistratura. Gli ottimisti promettono che sarà solo un momento di passaggio: sei mesi, il tempo minimo necessario per ricostituire l'unità dell' Anm. Per tutta la giornata il parlamentino dell'Anm ha discusso del nuovo governo da dare all'Associazione. La votazione intorno alle 20. L'invito a costituire una giunta unitaria, venuto dalle due correnti vincitrici, ha incassato da subito il fermo no di Magistratura democratica, il gruppo di sinistra che assieme al Movimento per la giustizia è uscito sconfitto dalle urne. Sul no di Md hanno pesato le accuse venute in campagna elettorale dalle correnti più moderate di "collateralismo" e di aver "barattato" la riforma dell'ordinamento giudiziario. Ma anche un'assenza di "lealtà di comportamento" che, secondo Md, avrebbe caratterizzato l'azione dei due gruppi negli ultimi mesi della precedente giunta unitaria. "Agli elettori sono state proposte due linee; chi ha vinto ora si assuma la responsabilità di governare e di mantenere le promesse che ha fatto" è stato l'invito di Md, ma anche del Movimento per la giustizia, che sarebbe stato disponibile solo ad una giunta unitaria e a condizione che fossero accolte tutte le proprie proposte di programma.
Inutili, dunque, gli inviti di Magistratura indipendente e Unicost a fare uno sforzo per trovare una convergenza sul programma e quindi ricostituire una giunta unitaria. Da parte nostra non c'è "nessuna paura di governare da soli", hanno spiegato facendo presente però che una giunta non unitaria inevitabilmente indebolisce l'Anm. "Vogliamo traghettare verso una giunta unitaria, dunque porte aperte al dialogo e alla collaborazione": commenta Luerti subito dopo la nomina. "Questa giunta - sottolinea - non nasce contro le altre correnti nè contro Magistratura indipendente: non c'è un pregiudizio negativo verso MI. Siamo contrari a una struttura di 2 contro 2, a una polarizzazione, al bipolarismo. Se ci fosse stata una giunta composta da Unicost e MI sarebbe stata tacciata di colorazione politica". (24 novembre 2007)


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Una postilla : intanto siamo felici che qualcuo si sia posto il problema della coerenza nei comportamenti successivi . O si imposta una serie di riforme immediatamente (nuovo sistema di voto per l'ANM più trasparente e in grado di "dare voce" reale agli elettori e non ai " signori delle preferenze" chiaro regime di incompatibilità tra ANM e istituzioni , a cominciare da Ministero e CSM ) oppure benissimo ha fatto MI a stare all'opposizione . E siamo convintissimi che la scelta di MI è dettata da reale consapevolezza che ,partecipando ad una giunta unitaria, avrebbe bruciato in un colpo solo tutti, proprio tutti i nuovi consensi ottenuti ,che sono consensi ,non dimentichiamolo di chi crede nell'indipendenza della magistratura e di chi è stanco di parole ,retorica e "contiguità" politica con il potere di turno. Meglio la chiarezza . Ora però si avvii da subito un percorso di riforme anche con un REFERENDUM su incompatibilità e principali questioni associative. Nuove idee e nuovi programmi ,ma in ogni caso maggiore partecipazione e trasparenza.



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