giovedì 15 novembre 2007

Ma quale bivio ? Il segnale è chiarissimo.


Allora ,o qualcuno fa finta di non capire o non vuole capire.

Quale bivio ?

La magistratura ha risposto sia con l'astensionismo (in verità contenuto ma significativo ed espresso anche in termini di schede bianche e nulle) sia con un voto "dissenziente" (basta semplicemente leggere le preferenze) a chi non ha tenuto in minima considerazione i numerosi segnali di disagio e di insofferenza ,che non erano tanto di "destra" o di "sinistra" ma di coerenza e di concretezza.

I magistrati italiani hanno detto basta alle chiacchiere nei salotti televisivi ,hanno lanciato un segnale preciso ai signori delle correnti ,i magistrati veri quelli che non si vedono spesso nei salotti televisivi come nelle anticamere del potere ,giudici e pm ragazzini e più anziani che stanno lì a smaltire i mille e mille processi e processetti penalizzati dalle riforme, e di cui ci si ricorda solo al momento del voto hanno dato una risposta chiara ai signori dei salotti televisivi che parlano ai "governi amici" e non vedono e non capiscono la realtà delle condizioni del "servizio" giustizia.

E' una forte richiesta di cambiamento di direzione che non può essere tradita ,da nessuno.

Qualcuno ,prima del voto, su queste posizioni ha fatto sorrisi e spallucce ..ed ora raccoglie i risultati che si merita.

L'ANM deve tornare ad essere un "sindacato" ,e non c'è niente di male ad essere sindacato ,deve avere un regime chiaro e forte di incompatibilità ,deve muoversi per il rispetto delle condizioni di lavoro e per la dignità professionale di tutti i magistrati italiani.
Questo è stato il segnale del cambiamento ,e questo segnale deve essere raccolto in una prospettiva di riforma autentica ,per la quale serve una ampia e costante consultazione della base ,e non l'esclusività delle opinioni dominanti di una "elite" aristocratica che è stata distante dalle aule di giustizia e apparentemente sorda ad ogni richiesta di cambiamento autentico.

Come oggi viene punito chi ha fatto spallucce ,siamo sicuri che domani sarà punito ,e clamorosamente, chi tenterà di sovrapporre sindacato e impegno istituzionale ..i magistrati italiani hanno votato per chi ritengono che bene li rappresenterà sindacalmente e non per esprimere anticipatamente organismi istituzionali dell'autogoverno centrale e locale.

L'ANM non è un parlamentino,come dicono i giornali ,e non abbiamo bisogno di minuscoli parlamentari (che aspirano a poltrone e poltroncine negli autogoverni futuri) ma di attenzione autentica e costante ai nostri problemi,ai problemi della giustizia ,che non hanno colore nè parte ,e che sono ,davvero , i problemi di tutti.



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