martedì 6 novembre 2007

Di lotta o di governo ??


Prosegue la silente campagna elettorale ,e ormai la settimana prossima si vota.
Non dovremmo essere noi, che condividiamo una scelta di astensione, a sottolinearlo ,ma preghiamo vivamente i colleghi di leggere ,e molto bene i vari programmi elettorali delle correnti. Impegni pochi,ovviamente ,parole invece tante e carta patinata per rendere visibile una "linea" apparentemente omologa ,quella di essere insieme "di lotta" (ammiccamento un pò dappertutto alla idea di una ANM più "sindacato" ,sia pure in termini molto molto vaghi) ma anche "di governo" (tanto che qualche gruppo ripubblica persino gli impegni per il CSM ) . Idee nuove ? Quasi nessuna veramente ,e chi tenta di esprimerne qualcuna (come noi e i gruppi "dissenzienti") viene invitato al silenzio in nome della esigenza "comune" di "non delegittimare la categoria" . Immaginiamo invece che anche la mancanza di qualsiasi sia pur minima autocritica non inviti nessuno all'impegno associativo ,ma produca un voto "vuoto" perchè privo di alternative e destinato a perpetuare l'esistente ,cioè puri e semplici rapporti di forza .Un "vuoto" vero di sostanza e di forma ,molto più preoccupante delle nostre posizioni ,che peraltro non propagandiamo se non in rete .




A proposito ,qualcuno potrà rileggere un simpatico articolo di Mario Adinolfi sul ruolo "politico" dei blog :





"I blog non sono solo “uno strumento di informazione e di denuncia”. I blog possono essere (e non da oggi) un luogo della politica. Non della chiacchiera politica, del teatrino, del gossip o della lamentazione perpetua del piove-governo-ladro. I blog sono un luogo dell’aggregazione di idee e consenso, della politica “vera” dunque, da almeno quattro anni. Da quando cioè un signore chiamato Howard Dean e un movimento del web chiamato Move On sono riusciti a raccogliere qualcosa come settantotto milioni di dollari in poche settimane per consentire all’ex governatore del Vermont di sfidare il classicissimo vecchio senatore bostoniano John Kerry in Heinz alle primarie del partito democratico per le elezioni presidenziali americane del 2004. Quel modello, che portò Dean prima a far tremare Kerry per la nomination e oggi a guidare la macchina organizzativa del partito democratico americano, raccontò al mondo che la rete era qualcosa in più rispetto a uno “strumento di informazione”. Era una novità epocale capace di trasformare un signore sconosciuto in un concorrente credibile per la presidenza della più grande superpotenza del pianeta."
Infatti,chi ci ha seguito dall'inizio ha potuto leggere ,speriamo, qualche idea ,qualche proposta ,certamente perfettibile e ,anche tecnicamente, migliorabile .
Ma almeno chi invita ad astenersi lo fa anche perchè vorrebbe ,in buona fede, uscire dalla logica rigida e burocratica (molto amministrazione condominiale e ex pcus) e crede ,appunto , in una nuova poltica ,anche associativa, più vicina alla base.
E noi ,col nostro piccolo Blog di idee e proposte ne avremo ancora.
Anche dopo il voto,sopratutto dopo.



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