lunedì 12 novembre 2007

L'ANM CHE NON VOGLIAMO

La foto è tratta da "In nome della legge" di Pietro Germi (1949) ,un film che pochi ricordano .
Nel film un Pretore settentrionale in Sicilia si trova in conflitto con un potente latifondista, lo aiuterà , vincendo l'omertà e la paura,tutta la popolazione locale .Il film era tratto dal romanzo "Piccola pretura" , del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo.Tra gli sceneggiatori c'erano Federico Fellini e Mario Monicelli.
Richiamandoci a Eugenio Montale ,e prendendo atti che altri ,su carta patinata, hanno descritto l'ANM "che vogliamo" noi cerchiamo di sottolineare invece l'ANM che "non vogliamo" ,sottolineando che cercheremo di realizzare le nostre idee e che non ci limiteremo alle promesse nè alle premesse che lasciano il tempo che trovano.
  • Non vogliamo una ANM che non sa comunicare ,e che non comunica
  • Non vogliamo una ANM ridotta a Comitato elettorale in servizio permanente effettivo
  • Non vogliamo una ANM nella quale contino (solo) i "leaders" delle correnti
  • Non vogliamo una ANM apparentemente unita e all'interno frammentata
  • Non vogliamo una ANM senza idee e senza il coraggio di esprimerle liberamente
  • Non vogliamo una ANM che non sappia confrontarsi e non abituata al confronto
  • Non vogliamo una ANM dove contino solo le logiche del "potere" e del consenso elettorale
  • Non vogliamo una ANM che non sappia capire ed usare le tecnologie interattive
  • Non vogliamo una ANM che non sappia interrogarsi ed interrogare
  • Non vogliamo una ANM incapace di dire "NO" per ragioni di opportunità politiche
Qualcuno dice che l'ANM non può essere "solo" un sindacato ,ma qualcosa di più ,quello che conta invece è proprio la riscoperta dell'attività sindacale ,il coraggio di non confondere ruoli e istituzioni ,la dignità di sapere esprimere il sentire comune della categoria senza imitare i vizi della politica e senza averne (neppure) le virtù .
E' finita l'epoca della "politica del diritto" ,ora quello che conta è il senso della legalità e del servizio ,autentico ,senza il quale l'azione della magistratura ,con tutte le premesse e promesse del caso , serve a poco.

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