lunedì 5 novembre 2007

Il nemico ci ascolta ?


Prosegue una strana campagna elettorale ,fatta di rassicuranti silenzi e di rassicuranti dibattiti nelle mailing list ,oltre che di discrete telefonate e altrettanto rassicuranti manifestazioni di "fede".
Non è semplice fare conoscere e comprendere le nostre ragioni ,ragioni che si fondano sulla nostra coscienza e sulla necessità che l'ANM ritrovi una dimensione sindacale ,sappia rappresentare all'esterno in modo efficace i disagi della magistratura e torni ad essere un sindacato nel quale la "base" tutta possa riconoscersi e non una imitazione delle realtà parlamentari ,imitazione peraltro molto limitata e con un sistema elettorale ormai anche tecnicamente discutibile.Imitazione che è ,in realtà,una "limitazione".
Non è facile far capire che non siamo "contro" l'autonomia e l'indipendenza della magistratura ,ma che al contrario ci crediamo sino in fondo e vorremmo vedere comportamenti coerenti ,sentire meno promesse (e retoriche premesse) e sentire più voci in confronto: un dialogo vivo ed autentico senza il quale nessuna associazione può dirsi reale ,fatto di posizioni diverse e di diverse proposte .
Non è con la logica del "nemico" ,con l'invocazione rituale del "nemico" sempre presente e sempre infido che si uscirà da una crisi -sopratutto di comunicazione -che c'è ,e che tutti vorrebbero affrontare individuando prima le "colpe" degli altri.Ma ,a parte il nemico, chi ci ascolta davvero ? Forse ,bisognerebbe partire proprio da qui .Tutto qui.

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