sabato 20 ottobre 2007

Una astensione per cambiare ...

E' importante parlare ,parlarne , proporre e dissentire. Lo facciamo anche qui ,e vorremmo sentirlo fuori da qui.

Noi saremo coerenti con una scelta astensionista che vuole essere "costruttiva" ,il primo passo per costruire una minoranza ed una maggioranza all'interno dell' ANM . Crediamo però che le riforme vere debbano ancora essere avviate ,che sulle riforme occorre un confronto il più ampio possibile ,ma anche la considerazione primaria dei valori centrali dell'indipendenza e della imparzialità di giudici e pm che formano in concreto quella "magistratura" sempre più costretta all'angolo da una politica invasiva e pervasiva ,nell'assenza reale di un sindacato di categoria che sappia difendere la dignità sindacale dei magistrati .

Precisiamo ,forse è il caso, che si ritrovano in Controcorrente magistrati che hanno aderito o aderiscono a correnti diverse e persone che non si sono mai impegnate ,ed in questo è la "trasversalità" della nostra iniziativa ,che evidentemente cercheremo di applicare nelle prossime scadenze elettorali ( istituzionali) dove appoggeremo solamente i candidati (a prescindere dalla corrente nella quale hanno scelto di presentarsi ) che si impegneranno sui valori che cerchiamo di evidenziare e sostenere.

Vorremmo avviare una più ampia discussione nell'ambito dell'ANM sul vincolo di mandato tra i magistrati eletti nelle istituzioni (che molte leggi europee sui consigli giudiziari tra l'altro escludono espressamente) ,ma anche che non possiamo fare altro che esprimere idee alternative ,convinti che la bontà delle scelte e delle riforme dipende poi dal modo concreto in cui queste operano e dalle priorità che assicurano ai valori dell'indipendenza e dell'imparzialità.

Non dovrebbero esserci argomenti "tabù" ,e quindi anche le proposte di estrazione a sorte dei componenti del CSM (per la quota dei magistrati) dovrebbe essere oggetto di discussione ,ma certo non mancano ,e possono essere ben praticabili ,anche proposte diverse ,come ad esempio la valorizzazione di componenti funzionali specifiche (civile o penale,fallimentare ,Pm.,Magistrati distrettuali,di Sorveglianza,Minori,lavoro) convinti come siamo che la professionalità di ognuno e la deontologia di tutti deve poter vedere momenti di riscontro in una prospettiva di consapevolezza e di condivisione professionale e non sulla base di astrazioni (che poi portano in sè molti pregiudizi e preconcetti) .

E da qui un primo corollario : vorremmo vedere sempre riconosciuta e premiata la professionalità ,comunque manifestatasi e non punita ingiustamente a vantaggio di "altri meriti" che sono quelli della "chiara fama" ,spesso solo correntizia (cioè la capacità di attrarre consensi ) .

Vorremmo essere liberi di stimare e apprezzare i colleghi in nome solo della efficienza e della efficacia delle scelte professionali e personali ,e non in base ad altro ,dove altro è l'individuo e il suo "colore" . Pensiamoci.

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