lunedì 29 ottobre 2007

Dal pensiero … all’azione (di gioco) …

Nell’ambito dell’Associazione Nazionale Magistrati, così come in qualsiasi gruppo eterogeneo, la nascita delle correnti affonda le proprie origini in quel naturale e spontaneo desiderio di ritrovarsi, di dialogare e di fare gruppo con tutti coloro che all’interno di un sodalizio esprimono le stesse idee e gli stessi interessi culturali e politici.

Nessuno può contestare che qualsiasi magistrato che abbia sempre guardato alla "sinistra" come ad un unico polo di riferimento politico si è ritrovato quasi automaticamente nella corrente più marcatamente politicizzata della magistratura e, pur dopo la “caduta del muro” ed il progressivo superamento di talune ideologie, non ha allentato i propri legami ideologici con gli eredi di quelle forze politiche che hanno comunque continuato a collocarsi a sinistra sui banchi parlamentari.

Allo stesso modo una diversa formazione culturale ha spinto altri ad aggregarsi nelle correnti cosiddette "moderate" ed a rivolgere a gruppi politici altrettanto moderati le proprie simpatie.

Ma al progressivo superamento delle ideologie sono conseguiti da un canto un’attenzione sempre maggiore per gli interessi personali, piuttosto che per quelli collettivi, e dall’altro un profondo mutamento dei motivi che oggi determinano i più giovani colleghi ad aderire a questa o a quella corrente.

La forza aggregante dell’ideologia sembra ormai aver ceduto il passo alla forza aggregante di altri interessi molto meno nobili e sicuramente meno impegnativi.

Sembra incredibile, ma in una società in cui le idee non riescono più ad aggregare è la palla a farla da padrona.

Ruoli di terzini, di centravanti e di portieri soppiantano i vecchi incarichi che un tempo vedevano impegnati presidenti, segretari e tesorieri; e non si capisce se i calci dati al pallone siano un nuovo modo di far politica ovvero di relegare con maggiore concretezza la politica associativa al livello più infimo mai raggiunto dalle logiche di corrente: quello della punta degli scarpini...

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