giovedì 3 gennaio 2008

La realtà (virtuale) nei siti delle correnti



Provare per credere ,e per verificare il grado di informazione presente nei "siti" delle correnti ,e ancor peggio nelle "mailing list" di corrente un pò dappertutto.
Non parliamo poi dell'aggiornamento (prossimo purtroppo davvero allo zero) e del tentativo di discutere temi sindacali (qualcuno lo fa solo in via riservata nelle mailing list ,ma non nel proprio sito ,e qualcun altro ,proprio la corrente di maggioranza ha una parte del sito "essere sindacato" eloquentemente ancora "in costruzione" .
Qualcuno si avvale di web designer e propone un modello elitario nella grafica così bello quanto scarsissimamente funzionale per gli utenti normali.. il che è tutto dire .
Comunque le elezioni del CDC non ci sono mai state e ,al massimo , se ne parla nelle mailing list "riservate",ovviamente senza esprimere dissensi rispetto alla linea "ufficiale" .
Lì solo si ammette qualche errore ,si suggerisce qualche correzione di tiro (qualcuno suggerisce qualcuno propone ..inseriamo gli indipendenti ..classica foglia di fico,tanto poi conteranno solo i signori dei consensi organizzati pratici delle "stanze dei bottoni" ) .
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo ,non c'è scritto da nessuna parte che le "correnti " in magistratura debbano esistere così come sono (autentici comitati elettorali in servizio permanente effettivo,aggregatori di consenso che si assomigliano tutti ) ,che il meccanismo elettorale ,la collocazione "ideale" (progressisti v. conservatori,o peggio "destra" v. "sinistra" ) siano le uniche realtà immutabili.
Così come sono le "correnti" sono prigioniere della propria autoreferenzialità ,che le induce inevitabilmente a vedere il mondo ,la società,l'organizzazione giudiziaria come una specie di risiko ,uno scenario con pedine e pedoni nel quale contano solo i giocatori ,e tra i giocatori a volte proprio i più spregiudicati . Una partita continua.
A nessuno viene in mente che la mentalità è il primo punto di un vero cambiamento ,che solo una autentica considerazione del servizio -anzichè la ricerca di strategie di potere e di conservazione del potere-può portare al cambiamento che la maggioranza dei magistrati (e dei cittadini) vorrebbe.
Un cambiamento nel segno della legalità e della giustizia ,praticate ,e non solo conclamate.
Il non discutere è un pessimo segnale .
Il non voler discutere affatto ,proprio noi che nel e del contraddittorio dovremmo quotidianamente vivere è ancora peggio.
E peggio ancora sarebbe il "far finta" di discutere e di far discutere ,perchè tanto i veri meccanismi non saranno mai cambiati.
Nel declino generalizzato del Paese anche l'ANM fa la sua parte e ,putroppo, somiglia molto all'orchestrina del Titanic .



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