giovedì 17 gennaio 2008

La notte in cui tutti i gatti diventano bigi ...e qualche piccolo raggio di luce

Ci siamo ,nessuno ricorda momenti come questi ,nessuno commenta e nessuno può commentare a ragion veduta cioè conoscendo gli atti ..ma tutti parlano sottolineano ,invocano .. Nella stessa giornata sono avvenuti almeno tre eventi straordinariamente importanti per la vita democratica : prima al Papa è stato -di fatto- stato impedito (in nome di un malinteso laicismo) l'accesso all'Università La Sapienza,episodio gravissimo che non ha eguali in alcun paese civile ,indipendentemente dalle motivazioni .
Poi le dimissioni del Ministro della Giustizia ,per una vicenda in cui i contorni sono certamente tutti da accertare e da definire ,ma che indubbiamente preoccupa sia il mondo politico (tutto) ,sia la magistratura ,e va detto che pochi hanno sottolineato la nobiltà del comunicato della Unione delle Camere Penali Italiane http://www.camerepenali.it/
"Di fronte all’insurrezione della politica e alle accuse di mancato rispetto delle garanzie processuali e di strumentalizzazione dell’azione giudiziaria che già si rilevano dalle prime prese di posizione odierne, deve anzitutto ribadirsi che il merito di un procedimento penale in corso non può essere soggetto a critiche politiche, sia che riguardi esponenti politici che cittadini comuni.
E’ dunque grave, scandalosa ed incomprensibile la schizofrenica valutazione del mondo politico, senza distinzione di schieramento, che interviene in difesa dei principi di garanzia e di civiltà giuridica solo allorché la vicenda riguardi determinati soggetti, e si disinteressa invece del rispetto delle garanzie, del funzionamento del sistema giudiziario, delle grandi riforme liberali e democratiche in materia di giustizia nella quotidiana attività politica.
Vale allora la pena oggi ricordare che gli appelli al rispetto dei valori costituzionali e delle garanzie nel processo sono credibili solo quando valgano per tutti i cittadini ed in tutte le situazioni. I penalisti italiani, che si sono spesso trovati soli, anche nei confronti della politica, a contrastare il ruolo improprio della magistratura in questo paese ed a difendere i principi costituzionali nel processo ed i valori dello stato di diritto nei confronti di tutti, denunciano alla pubblica opinione l’ambiguo comportamento della classe politica italiana che tali valori invoca e difende –come dimostrano anche le vicende degli ultimi mesi in tema di sicurezza e di leggi speciali- soltanto in occasione di particolari contingenze che la riguardano, senza farne, come sarebbe doveroso, un punto di riferimento quotidiano in ogni momento e nei confronti di tutti i cittadini."
Nessun commento ,se non il senso di una condivisione dei valori della civiltà e del diritto che per una volta magistratura (in verità con sfumature un tantino caute) e avvocatura hanno ritrovato nella (lunga) notte in cui tutti i gatti sono bigi ,in cui "la magistratura" siede tutta sul banco degli imputati o poco ci manca gli avvocati penalisti ,con un comunicato di altissimo profilo danno una grande lezione di stile e di compostezza.
La "road map" parte da qui, dalla cooperazione tra avvocati e magistrati per ritrovare un senso ad un sistema giudiziario che gira a vuoto e che viene incompreso e frainteso ,e spesso e volentieri vilipeso in modo generalizzato ,senza alcuna speranza di cambiamento.
Il terzo evento ,che magari sarà quello storicamente più importante , è l'ammissione di tutti e tre i quesiti in materia elettorale da parte della Corte Costituzionale..una vittoria del diritto sulla politica "assorbente" e del diritto dei cittadini a esprimere senza mediazioni la propria sovranità .La vera lezione per tutti. Anche per chi aveva messo in dubbio perfino l'imparzialità della Corte costituzionale ,giudice supremo delle leggi e custode della Costituzione.
Se si riscoprisse ,ogni tanto,anzichè farsi dominare dalle emozioni "forti" e dall'ansia mediaticamente "gridata" lo strumentario della legittimità costituzionale e della conformità ai Trattati Europei come alla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo di leggi e provvedimenti giurisdizionali non sarebbe male. Per la democrazia .

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