sabato 8 marzo 2008

La giustizia nel programma UDC

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GIUSTIZIA

Non ci interessano le polemiche tra operatori della Giustizia ma il risultato: la risposta di Giustizia deve essere certa e rapida.
· Riorganizzazione della geografia giudiziaria secondo parametri minimi di funzionalità.
· “Rottamazione” delle cause civili: incentivazione delle conciliazioni delle cause pendenti attraverso bonus fiscali.
· Ricorso alla risoluzione alternativa delle controversie tramite gli organismi di conciliazione (introduzione della conciliazione per le liti condominiali).
· Introduzione di sanzioni significative per chi agisce o resiste in giudizio in modo palesemente infondato.
· “Se lo puoi arrestare lo puoi giudicare”: contestualità di giudizio tra libertà e colpevolezza; collegialità nei giudizi sulla libertà personale; incentivazione del giudizio con il rito immediato e per direttissima.
· Certezza della pena: il giudice del giudizio decide anche le modalità di esecuzione della pena; sfoltimento delle misure alternative al carcere, limitate a casi tassativi dopo aver scontato effettivamente almeno 2/3 della pena; introduzione del rito abbreviato su richiesta del PM per i reati meno gravi e contravvenzionali.
· Responsabilità del PM per l’esercizio dell’azione penale.
· Semplificazione dei riti civili e penali con attribuzione al giudice della responsabilità della ragionevole durata del processo con adozione di protocolli di gestione e programmazione delle udienze.
· Riforma della Sezione Disciplinare del CSM come organo esterno composto di personalità indipendenti.
· Attribuzione alla Polizia Giudiziaria di un reale potere di indagine e di investigazione, fissando termini perentori per la durata delle indagini preliminari.
· Utilizzo per le notifiche del domicilio del difensore con posta elettronica, garantendo il diritto di difesa ma evitando le lungaggini processuali.
· Esclusione del giudizio abbreviato e dell’applicazione della pena su richiesta delle parti per i reati più odiosi.

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