domenica 30 dicembre 2007

27 dicembre 1947 ..un anniversario che pochi ricordano ..



“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
(Art. 3 comma 2° della Costituzione della Repubblica Italiana)


Il 27 dicembre 1947 alle 17 fu firmata la Costituzione italiana. 60 anni fa . Non ne ha parlato nessuno .
Nessuno ha ricordato nè ha fatto ricordare l'importanza di questa ricorrenza .
I media italiani parlavano d'altro. Si interessano ad altre cose ed a altre ricorrenze (magari fittizie ).
E se cerimonie ci sono state esse sono state ben al di sotto degli standard che questa ricorrenza avrebbe meritato,che poi tutti i paesi civili riservano per l'anniversario della firma della loro Carta fondamentale.
Perchè ?
Perchè forse la Costituzione non interessa più a nessuno .
Perchè forse la Costituzione è una "regola" fondamentale e viviamo in una società ,fanalino di coda anche d'Europa e già forse avanguardia del terzo mondo dove le regole stanno molto strette e si fatica a capirle e a applicarle figuriamoci a ricordarle.
Perchè forse la Costituzione ,si dice, è vecchia ed è superabile e fervono le iniziative di riforma : prima seconda ,magari terza Repubblica senza regole o con regole più elastiche .. con riforme confuse e prive di valori appunto perchè distanti da quel comune sentire civile che fu alla base della società italiana e della Costituzione italiana .
Riforme confuse anche perchè mancano idee chiare ,mancano idee espresse con coraggio e trasparenza come ai tempi dell'Assemblea costituente .
La Costituzione è scomoda.
Manca lo "spirito" costituente che è morto a vantaggio di una visione aridamente partitocratica e anche un pò elitaria ed aristocratica che è un pò dappertutto.
La visione del successo a tutti i costi e del potere che premia ,costi quel che costi.
Manca lo spirito giusto e si disperde il senso della giustizia -parola strana ed ambigua ,per molti forse ormai senza alcun contenuto concreto- il lavoro su cui la Repubblica si fonda oggi ,il lavoro come espressione dell'uomo e della sua dignità personale e sociale oggi non lo rispetta nè lo ricorda più nessuno e conta solo il potere ed il successo ,e le strategie per raggiungerli.
La diversità delle culture ,su cui proprio la Costituzione è nata ,è vista quasi come una complicazione ,in un quadro politico da "semplificare" e da ridurre in una omologazione culturale melliflua e fatta di glassa mediatica (a destra come a sinistra) anzichè di valori comuni e fondamentali .
La Costituzione rappresenta e continua a rappresentare il nostro sogno di Paese libero e il nostro modo di essere liberi con dignità , coniuga i diritti e la solidarietà e rende manifesta la nostra storia e la dignità di viverla nell'umiltà delle scelte quotidiane .
La Costituzione vive in chi la rispetta e la ricorda e perciò solo negli spiriti liberi,per gli altri è solo un orpello superato ,appunto da dimenticare,o da nominare invano .

Nessun commento: