giovedì 20 dicembre 2007

Approvata la moratoria universale della pena di morte





"..In questo momento della mia lunga esistenza, volgendomi verso quella che fu una battaglia appassionata, misuro il cammino percorso verso l'abolizione universale. Ora, finché fucileranno, finché avveleneranno, finché decapiteranno, finché lapideranno, finché impiccheranno, finché supplizieranno, non ci sarà pace per quanti credono che la vita è il valore supremo per tutta l'umanità e che una giustizia che uccide non è giustizia. Verrà un giorno in cui sulla faccia della terra non ci saranno più condannati a morte in nome della giustizia. Quel giorno, io non lo vedrò. Ma ho una convinzione assoluta: più in fretta di quanto pensino gli scettici, i nostalgici o i fautori dei supplizi, la pena di morte è destinata a scomparire dal mondo."
Robert Badinter
Avvocato ,già Presidente del Conseil Constitutionnel Francese

http://www.radioradicale.it/scheda/242843/contro-la-pena-di-morte

L'approvazione da parte dell'Assemblea generale dell'ONU della moratoria universale della pena di morte è un fatto che "ci" riguarda come magistrati e come giuristi.


Per la prima volta da almeno tre secoli la questione del rispetto della vita e della dignità della persona si è fatta centrale e si è trasformata in una idea transnazionale e nella affermazione di un principio di civiltà giuridica globale.


Non appena qualche anno prima abbiamo assistito ad esecuzioni pubbliche anche mediatiche nell' Iraq liberato ,di alto valore simbolico e politico forse ,ma di bassissimo profilo morale e civile.


Gli stati si liberano solo con il riconoscimento del valore centrale della persona umana ,altrimenti restano schiavi delle passioni e delle emozioni e della violenza delle masse di cui lo Stato moderno non può mai essere espressione ,e la democrazia ,qualsiasi democrazia ,si difende e sopravvive con la civiltà del diritto.

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