domenica 7 settembre 2008

Correntismo (e partitocrazia)



Soro considera utile l`idea di trasferire al Csm una composizione simile a quella della Consulta per debellare il «correntismo esasperato». «Su questo punto - spiega a chi nel partito rifiuta ritocchi alla Costituzione -penso sipossa cambiare la Carta senza mettere a-repentaglio l`autonomia dei magistrati».Autonomia invece  strenuamente difesa da Massimo D`Alema:

«Noi siamo contrari ad un regolamento di conti con i magistrati, siamo contrari adun intervento sulla giustizia che è volto a limitare e a colpire la magistratura, la sua autonomia e la sua indipendenza, siamo favorevoli invece a quelle riforme che rendono la giustizia più efficace, più moderna, più vicina ai cittadini, così come i cittadini si aspettano».

------------------------

Una postilla : Per farla finita col correntismo c'è da considerare una piccola cosa : vi è la stessa differenza tra correntismo e correnti che tra partitocrazia/ lottizzazione e partiti .

 Perciò per limitare i fenomeni degenerativi non ci sembra una bella idea quella di eliminare anche il pluralismo culturale che è un arricchimento della democrazia e non un fenomeno "degenerato". 

Come fare allora ? Servono iniziative da parte dei magistrati e della ANM in prima persona che non può fare finta di niente e non può limitarsi alle belle parole ,servono iniziative serie che in sede CSM nel pieno rispetto dell'autonomia dell'istituto ,e di straordinaria utilità sarebbe stata una carta deontologica per i suoi componenti (iniziativa stranamente bloccata sul nascere ) ,una ridefinizione ,nel mare magnum delle delibere consiliari di procedure ad evidenza pubblica per le sue decisioni che incidono sulla carriera dei magistrati affinchè il sospetto di nomine correntizie sia debellato e non con una nuova composizione (più "politica") ma con una nuova azione più  trasparente e quindi in grado di evidenziare PARAMETRI PRECISI  e non modificabili per qualsiasi nomina o decisione valutativa .

 Non è un caso che ormai il TAR del Lazio ha annullato tutto l'annullabile e sempre per gli stessi motivi ,cioè eccesso di potere e motivazioni inesistenti o contraddittorie : possibile che tutto questo non provochi una riflessione anche dentro la ANM? 

Possibile che non ci si renda conto che proprio  questo è il cuore del problema ,che non si può più fare finta di ignorarlo ,e che l'autonomia e l'indipendenza finiremo ben presto per perderla proprio se non interverranno iniziative interne e comuni di autoregolamentazione ? 

Perciò siamo più che mai convinti che serve una prospettiva "trasversale" altrimenti finiremo sì per appiattirci ,e definitivamente .


Nessun commento: